Il dolore è “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno” (International Association for the Study of Pain). Non sempre c’è un danno tissutale quando c’è dolore.
La percezione del dolore stesso è soggettiva, a volte lontana dal sintomo, ed è influenzata da molti fattori tra cui il contesto sociale, il ricordo di altri nostri dolori o del dolore di un amico, dalle credenze, dalla storia pregressa e da altri segnali sensoriali.
Stress e ansia possono incrementare la percezione del dolore o mantenerlo così come la convinzione che non scomparirà mai.
Quando si parla di dolore cronico capita spesso che la persona stessa non sia in grado di “definire” questo fenomeno. Non capisce da dove arrivi, perché si sia presentato, perché non migliori o addirittura le sue caratteristiche.
Al fine della guarigione, è importante che la persona sia consapevole del proprio corpo e del suo dolore (e dell’ eventuale danno tissutale).
Per iniziare puoi porti queste domande:
- Sono in grado di dire quando è iniziato il dolore?
- Lo relaziono a qualcosa?
- Riesco a definire la regione del dolore? Riesco a capire se cambia (nel tempo o con i movimenti)?
- Posso descrive il mio dolore a parole?
- Noto se il dolore cambia durante la giornata?
- Sono in grado di capire cosa migliora e cosa peggiora il dolore?
- Capisco da dove deriva il dolore?
- É influenzabile?
- Cosa penso del mio dolore? É inspiegabile/grave/gravissimo/giustificato/curabile/non curabile…?
La CONSAPEVOLEZZA del proprio corpo e la COMPRENSIONE del vostro dolore sono fondamentali per la risoluzione del sintomo.
Ricorda: La percezione del dolore di A è diversa da quella di B, che è diversa da quella di C. Per questo ogni esperienza dolorosa è differente.
“Un mio amico ha la sciatica e penso di averla anch’io”.
Non paragonate il vostro dolore a quello di un amico perché voi avete un contesto diverso dal suo e i vostri sintomi potrebbero , in realtà, essere diversi.