I disturbi intestinali sono sempre più diffusi infatti almeno il 10 % degli italiani ne soffre.
Un’alimentazione scorretta o la presenza di intolleranze alimentari possono portare all’alterazione dell’alvo intestinale, crampi addominali e difficoltà digestive.
Quesi disturbi possono essere molto fastidiosi tanto da influenzare la vita quotidiana dell’individuo.
Spesso queste problematiche sono risolvibili con una dieta adeguata e con l’eliminazione di alimenti che sono più difficilmente digeribili.
Dal punto di vista osteopatico i disturbi intestinali possono essere lagati a:
- Ipomobilità del diaframma toracico: questo muscolo divide la cavità toracica da quella addominale e ad ogni respiro si abbassa e si alza. Questo movimento influenza la mobilità degli organi addominali favorendone il funzionamento quindi se il diaframma è ipomobile lo saranno anche gli organi;
- Aderenze addominali post- intervento chirurgico/cicatrici: portano ad un’alterazione della mobilità degli organi alterandone il funzionamento;
- Iper o ipostimolazione nervosa della peristalsi intestinale: può essere legata ad una problematica psico-fisica (stress, depressione, irritabilità) o a limitazioni articolari della colonna e del bacino (che possono coinvolgere le strutture nervose legate all’intestino);
Inoltre, se un organo è ipomobile può creare delle alterazioni posturali e viceversa. Tutte le strutture del nostro corpo sono in continuità tra loro quindi è molto facile che si influenzino a vicenda.
Come può aiutarmi l’osteopatia?
Durante la visita verranno fatte una serie di domande relative alla problematica per capire se la sintomatologia è di competenza del terapista e poi verrà eseguito l’esame obiettivo.
Il trattamento osteopatico consiste nel migliorare la mobilità dell’intestino eliminando tensioni addominali e rigidità articolari a livello del bacino e della colonna. Le tecniche applicate sono diverse in base alla problematica riscontrata. Si possono utilizzare tecniche dirette sull’organo, sulle articolazioni in questione e tecniche cranio-sacrali. Queste tecniche vengono solitamente inserite in un trattamento più amplio, infatti l’osteopatia non valuta solo la regione legata alla sintomatologia bensì tutto l’individuo nel suo insieme.