Prima di iniziare a studiare osteopatia non mi ero mai posta il problema che il mio pensiero potesse influenzare il mio corpo. Vi siete mai accorti che quando siete arrabbiati o tristi il vostro corpo è più rigido ,dolorante e affaticato? o che quando siete allegri scalereste una montagna? Provate a farci caso!

Man mano che andavo avanti con il corso di studi mi sono accorta che non solo ci sono connessioni infinite all’interno del corpo ma anche che quest’ultimo e la mente si influenzano a vicenda. Vi sembrerà strano ma quello la mente può fare è incredibile!

In passato, il dolore fisico, era un solo un campanello di allarme per problematiche a livello fisico mentre al giorno d’oggi rispecchia anche la nostra parte emotiva.

Stò parlando di Psicosomatica. Non è magia o fantascienza ma semplice neuroanatomia, neurologia (e medicina) e psicologia.

Cosa succede?

Le emozioni negative possono mantenere uno stato di attivazione continua e di iperattivazione del sistema nervoso autonomo portando il corpo a mantenere uno stato di continua “allerta”. Questa situazione può, alla lunga, ripercuotersi sugli organi.

I sintomi psicosomatici possono palesarsi in diversi modi:

  • Sistema gastro-enterico: reflusso, mal di stomaco, bruciore, ulcera, alterazioni dell’alvo intestinale, colite;
  • Sistema respiratorio: asma, iperventilazione;
  • Sistema cardio-circolatorio: tachicardia, ipertensione essenziale, aritmie;
  • Sistema muscolo-scheletrico: artralgie, dolori muscolari, cefalea, stanchezza cronica, fibromialgia;
  • Sistema cutaneo: dermatite, ipersudorazione, orticaria, psoriasi, acne;

I pazienti che presentano sintomi psicosomatici lamentano spesso dolori che migrano o che tendono a non passare mai nonostante le diagnosi/terapie. Sono sintomi tendenzialmente costanti e fastidiosi che possono anche presentarsi a cicli (per esempio in periodi lavorativi più stressanti). Non è un caso che si dica “quando vado in vacanza mi passa tutto!”. Ovviamente, in parte può c’entrare la postura lavorativa o il ritmo di vita, ma non solo.

La soluzione è stare in vacanza tutto l’anno?

Sarebbe fantastico ma ovviamente non è possibile. La soluzione è integrare il trattamento (medico, osteopatico ecc.) con un supporto psicologico per capire quale sia la fonte di stress che crea il sintomo e imparare a gestirla al meglio. Ricorda, se vai dallo psicologo non vuol dire che sei pazzo! Credo che ognuno di noi, ogni tanto, avrebbe bisogno di farci una bella chiacchierata.

!!! ATTENZIONE !!!

Non tutti i sintomi sono psicosomatici! L’anamnesi iniziale è molto importante per poter inquadrare il paziente dal punto di vista neurobiopsicosociale, ovvero a 360°, e capire se potrebbe essere necessario far fare un consulto psicologico al paziente per poter integrale al meglio la terapia.